Il più antico stile di nuoto è quello che fu detto "a rana", del quale nella seconda metà del sec. XVII l'erudito naturalista francese Jean de Thévenot tesseva le lodi come del più naturale e congeniale all'uomo e che oggi, a causa della sua lentezza, è considerato il più innaturale sul piano agonistico. Nella rana le mani si allungano dal petto in avanti e si riportano al petto con movimento di trazione simmetrico e laterale; le gambe "frustano" simultaneamente l'acqua imprimendo un'energia spinta in avanti (la rana è lo stile in cui le gambe concorrono in modo determinante alla propulsione).
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