Aprilia: una grande storia

Le origini di una grande casa cotruttrice di motociclette risalgono all'immediato dopoguerra, quando a Noale, Alberto Beggio fonda una fabbrica di biciclette, che subito vengono apprezzati.

Il figlio di Alberto, Ivano Beggio, si affaccia alla guida della piccola azienda nel 1968 e appare chiaro che il suo grande interesse non sono le bici quando, insieme alla dozzina di collaboratori che lavorano in ditta, costruisce la prima "moto" Aprilia, un cinquantino color oro e azzurro, il colibrì.

[colibrì]

L'inizio degli anni Ottanta è un periodo di grande crisi del mercato motociclistico nazionale ed europeo in generale, e l'Aprilia decide di mettere sul mercato, oltre ai ciclomotori e moto da cross, anche moto stradali, da enduro e da trial, che vanno dai 50 ai 600 centimetri cubi di cilindrata.

L'Aprilia inizia la sua storia nel motomondiale nel 1985, con una moto, la GP 250, pilotata da Loris Reggiani. Questa entrata della casa noalese nel motomondiale è giudicata da molti una sfida nei confronti delle fortissime case giapponesi, ma alla fine della stagione l'Aprilia GP 250 si classifica quinta: un risultato strepitoso per una moto in gara da solo un anno.

[reggiani]

Il grande giorno arriva due stagioni dopo nel Gran Premio di San Marino, quando, il 30 agosto 1987 a Misano, alla cerimonia del podio viene intonato l'inno italiano: la AF1 di Loris Reggiani vince la prima gara mondiale di velocità della sua storia, è una data storica e indimenticabile per l'Aprilia.

Dopo i primi anni di esperienza, a cinque anni di distanza dalla prima vittoria e dopo numerosi altri successi in gara, il grande sogno si realizza nel 1992 con la conquista del Titolo Mondiale nella classe 125 con Alessandro Gramigni

Aprilia si dimostra, fin dagli inizi, fucina di talenti e molti fra i più affermati campioni delle ultime stagioni hanno intrapreso la strada del successo in sella ad Aprilia che ha laureato campioni del mondo piloti come Biaggi, Capirossi, Harada e Rossi.

Gli anni Novanta vedono Aprilia entrare decisamente nel settore dei veicoli destinati alla mobilità urbana. E', infatti, il mercato degli scooter a vivere un lungo periodo di crescita.

Nonostante l'elevata produzione l'Aprilia ha sempre avuto per l'ambiente, dimostrato già dal 1992, nel quale la ditta noalese mise sul mercato la prima moto, il Pegaso 125, ed il primo scooter, l'Amico LK, con la marmitta catalittica e successivamente l'Aprilia sviluppò anche un motore a iniezione elettronica diretta, il motore "Ditech", il motore più pulito di tutti.

Nel 1998, Aprilia entra a pieno titolo nel settore delle moto di grande cilindrata e lancia la RSV Mille, che nel 1999 si aggiudica nei mercati di riferimento il titolo di moto dell'anno, che verrà rilanciata nel 2003 con una nuova versione; inoltre nel mercato vengono lanciate la Tuono, la SL 1000 Falco, l'RST Futura, il Caponord e ancora vengono prodotti nuovi scooter, come l'Atlantic, il Leonardo e lo Sportcity, dalle cilindrate 125 alle cilindrate 500.

Il 2004 è soprattutto un anno che segna il cambiamento societario, infatti per gravi problemi economici, l'Aprilia è stata assorbita dalla ditta Piaggio, e avrà come nuovo presidente Roberto Colaninno, mentre il fondatore Ivano Beggio ora è Presidente Onorario.

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