Popolazione

Gli indios rappresentano ormai una piccola percentuale, difficile da valutare. I gesuiti ne avevano iniziato l'evangelizzazione già nel XVI secolo. Ma i coloni portoghesi intrapresero contro di loro razzie. La lenta ma inesorabile penetrazione dei bianchi e le malattie che questi portarono contribuirono a decimare la massa degli indios. Tuttavia la civiltà brasiliana deve molto agli indios, e il contadino per eccellenza è il meticcio (caboclo), i cui metodi di coltura sono ancora quelli degli indios Tupí. Oggi metà della popolazione è di razza bianca, il resto è costituito da neri, mulatti, meticci , amerindi e asiatici (giapponesi, cinesi, coreani).

Densità: 20 per km²

Etnie

Le principali tribù indios sono: Tupí, Caribi, Aruachi, Gè, Boroboro, ecc.

Le prime tre praticano l'agricoltura con la zappa e non conoscono l'allevamento, ma sanno tessere e lavorare la ceramica; le loro armi sono fatte di legno e di pietra, caratteristico è l'uso dell'amaca.

I Gè sono cacciatori, pescatori e raccoglitori, non conoscono l'agricoltura né la tessitura.

Religione

La religione predominante è quella cattolica (89%); assai più modeste percentuali praticano confessioni e culti tradizionali dei paesi d'origine (protestantesimo 6%, ortodossia, buddhismo, ebraismo, islamismo, ecc.) e gli indios delle foreste seguono ancora culti animistici.


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