Molti fattori portarono alla rivoluzione; per certi versi, l'antico regime dovette soccombere alla sua stessa rigidità di fronte a un mondo in evoluzione; per altri, cadde sotto l'ambizione di una borghesia rampante, alleata con i contadini e i salariati, e con tutti coloro che furono influenzati dalle idee dell'illuminismo.
Ma le ragioni vere e proprie risalgono al malcontento della stragrande maggioranza del popolo che, già sfiancato dalla crisi economica e dalla scarsità di cibo degli anni immediatamente precedenti alla Rivoluzione, covava dentro di sè:
Risentimento per l'assolutismo reale;
Risentimento per il sistema signorile imposto a contadini, salariati e borghesia;
Idee nuove, rivoluzionistiche derivate dal sorgere dell'illuminismo;
Risentimento verso il sistema di tassazione inequo che era causa, a sua volta, di un debito nazionale ingestibile.
Di fatto, il popolo era soppresso da nobiltà e clero, era sfruttato e tagliato fuori dalle questioni politiche. La Rivoluzione scoppiò soprattutto per il desiderio di libertà, di crescita civile e sociale.
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