Con il 1992 iniziò un nuovo periodo: a Maastricht le Comunità oltrepassarono il semplice obiettivo economico. Si affermò finalmente la vocazione politica dellUnione Europea. La situazione che si creò con la caduta del sistema sovietico impose alle Comunità la necessità di estendere la sua capacità dazione esterna. Nel dicembre 1990 vennero istituite due conferenze intergovernative (CIG) che si conclusero dopo un anno con la presentazione di un Progetto di trattato sullUnione Europea che venne firmato a Maastricht nel febbraio 1992 dai ministri degli affari esteri e delle finanze dei 12 paesi. Il testo comprendeva oltre al trattato 17 protocolli e 33 dichiarazioni. Per la firma del testo finale fu necessario togliere tutti i riferimenti alla vocazione federale dellUnione, la Gran Bretagna non accettò laccordo sociale e firmò una clausola di esenzione per il passaggio alla moneta unica. Si decise inoltre di rinviare le questioni non risolte a una revisione del trattato a partire dal 1996. Il trattato entrò in vigore solo nel novembre 1993, dopo che la clausola di esenzione per la moneta unica venne estesa anche alla Danimarca. Da quanto emerge dal trattato lUnione Europea non é che una tappa nel processo di unificazione dei popoli europei. Essa non ha una personalità giuridica, esiste solo politicamente, non può quindi impegnarsi internazionalmente. L'Unione deve essere considerata un tuttuno. Non si può aderire solo a uno dei pilastri che la compongono. Il quadro istituzionale essendo unico assicura coerenza e continuità dazione, le istituzioni sono quelle comunitarie, il Consiglio si chiamerà Consiglio dellUnione Europea e la Commissione Commissione Europea. Essi si riuniscono con condizioni differenti a seconda del Pilastro in cui devono agire. Il solo organo specifico allUnione è il Consiglio Europeo, incaricato di dare gli impulsi necessari al suo sviluppo e di definirne gli orientamenti politici generali.