STORIA & ORIGINE


campo


Viene riconosciuto quale più lontano progenitore del cavallo l'Eohippus, noto anche con il nome di Hyracotherium, piccolo mammifero della taglia di una volpe con quattro dita nelle zampe anteriori al posto dello zoccolo e tre nelle posteriori, scoperto in America settentrionale in fossili di circa 55 milioni di anni fa. Con il mutare delle condizioni climatiche e ambientali della terra, dopo una lunga serie di tappe evolutive l'Eohippus assunse caratteristiche morfologico-strutturali differenti, quali presenza di un solo dito, corpo più robusto, gambe più lunghe, cranio e mascelle più sviluppati. Nasce così il genere Equus, progenitore del cavallo attuale (Equus caballus), dell'asino (Equus hemionus) e delle zebre (Equus zebra). I cavalli primitivi dall'America settentrionale, loro luogo di origine, si diffusero mediante migrazioni su tutte le terre emerse, che formavano, allora, un unico grande continente denominato Pangea. In seguito, con la formazione dei continenti, le varie popolazioni animali rimasero isolate. Nel quaternario la maggior parte delle differenti specie di Equus si estinsero, comprese tutte le specie dell'America settentrionale e meridionale. Il cavallo ricomparve in America nel secolo XVI quando vi fu reintrodotto dagli Spagnoli. L'Australia, poiché si era separata dalla Pangea milioni di anni prima delle migrazioni del cavallo, vide per la prima volta questo animale nel XVIII secolo, grazie alla sua introduzione ad opera dei primi coloni. Le razze di cavalli che conosciamo derivano da quattro ceppi della famiglia dei cavalli: l'orientale, il mongolo, i cavalli selvatici nordeuropei e nordasiatici e il pony celtico o atlantico.


Torna al documento principale.


Valid
ISO-HTML!