In una rete locale le macchine hanno sempre una lista delle altre macchine attive che si chiama lista di browse. Il servente che la gestisce si chiama master browser locale se riveste questo ruolo solo per una sottorete, se invece mantiene la lista per tutta la rete locale diviene un master browser di dominio.
Siccome in una rete le macchine possono essere collegate e scollegate in ogni momento, il master browser locale aggiorna continuamente la lista e la invia alle macchine che ne fanno richiesta. Il master browser di dominio invece raccoglie le liste di ogni sottorete e le mette a disposizione dei master browser locali.
Un elaboratore diventa master browser locale a seguito di una «elezione» che può essere effettuata in qualunque momento (ad esempio quando un nuovo elaboratore si presenta in rete). Riguardo a tale elezione Microsoft assegna ai suoi sistemi operativi un valore, detto livello, che cresce sempre di più per i sistemi operativi più recenti (ad esempio una macchina con MS-Windows 98 ha livello 1, una con MS-Windows NT 4 Workstation ha livello 16, una con MS-Windows NT 4-Server ha livello 32, una con MS-Windows 2000-Server ha livello 64).
L'elezione avviene sulla base di questo valore; in caso di parità viene esaminata la funzione svolta dalla macchina (senza entrare in dettagli eccessivi, basti sapere che un PDC diviene sempre anche PDM); in caso di ulteriore parità viene scelta la macchina che è da più tempo in rete.
Con Samba il livello per la partecipazione all'elezione può essere scelto in sede di configurazione. Nell'esempio seguente vengono mostrate le direttive da inserire nella sezione global affinché il servente Samba sia master browser locale prevalendo su macchine MS-Windows equipaggiate fino a NT-server:
|
La terza direttiva serve ad attivare il preferred master bit del servente Samba, in modo che il proprio servente prevalga al momento dell'elezione su macchine con uno stesso sistema operativo.
Se si vuole che il servente Samba divenga master browser di dominio occorre inserire anche:
|
In caso però che il servente partecipi a un dominio NT è preferibile che il ruolo di master browser di dominio sia lasciato al PDC (che comunque, come viene descritto nel prossimo capitolo, può essere lo stesso servente Samba).
A proposito della scansione della rete, nel caso siano presenti sottoreti multiple, è opportuno ricordare le seguenti regole generali:
ci deve essere una macchina MS-Windows o Samba che faccia da master browser locale per ciascuna sottorete (se nella sottorete c'è gia un master browser di dominio non è necessario anche il master browser locale);
almeno una macchina MS-Windows o Samba deve essere master browser di dominio per il gruppo di lavoro;
ogni master browser locale deve sincronizzarsi con il master browser di dominio.
In caso nella rete non sia presente un master browser di dominio e ci siano però delle sottoreti multiple, Samba mette a disposizione due direttive utili per la sincronizzazione (da inserire sempre nella sezione global):
|
Con remote announce il servente Samba fornisce l'elenco di scansione anche ad altre sottoreti. Se si conoscono i numeri IP dei master browser locali si possono indicare tali numeri, altrimenti (come nell'esempio) si indicano degli indirizzi broadcast. In pratica con i valori indicati, il servente Samba segnalerà la sua presenza a tutte le macchine delle sottoreti 192.168.1.* e 192.168.2.* (del gruppo di lavoro INF) e quindi anche ai relativi master browser locali.
L'altra direttiva ha uno scopo simile nel caso però i master browser locali delle sottoreti siano altri serventi Samba (anche in questo caso si possono indicare gli indirizzi precisi dei serventi o degli indirizzi broadcast). Nell'esempio, un servente Samba contatta altri serventi Samba delle sottoreti 192.168.3.* e 192.168.4.*, con i quali sincronizza le liste di scansione.
A proposito della possibilità di usare gli indirizzi broadcast ci si deve sincerare che i router della rete non siano configurati per bloccare il traffico broadcast tra sottoreti diverse.