Un contributo per l'incontro del 29 gennaio 2002 organizzato a Milano dall'AICA su "Linux & Scuola"

Mi chiamo Antonio Bernardi e insegno informatica gestionale all'IPC 'Fabio Besta' di Treviso dal 1986.

Il progetto *Linux & scuole* si prefigge l'obiettivo della *diffusione delle tecnologie informatiche open source nelle diverse realta` didattiche* e questo non puo` che far piacere essendo un obiettivo molto piu` ampio e interessante di quanto non sia quello di attivare dei corsi *di formazione per linux sys admin* nelle scuole.

Cerchero` al riguardo di portare alcune riflessioni e una proposta al dibattito, alla luce:
- e degli interventi che mi hanno preceduto in questa lista (linux-scuole@sii.it);
- e della esperienza maturata nell'introduzione e utilizzo di questo software sia con gli studenti che con altri insegnanti.

A) Premessa

B) La situazione attuale nella scuola italiana

C) Quale strategia per riappropriarci della liberta` scippata?

Tenere presente la non indispensabilita` del collegamento ad Internet, [nella nostra scuola a suo tempo avevamo fatto una internet locale (dns, router, servizi vari, etc.) e la didattica funzionava senza problemi].

Il collegamento ad Internet in certi casi per gli studenti puo` essere solo occasione di svago, che presto 'viene a noia' (per lo piu` serve a creare lo studente consumatore - Lucio Russo: "Segmenti e bastoncini", ed. Feltrinelli, 1998- ) se non relazionato ad una didattica delle nuove tecnologicie che ne faccia acquisire i processi di realizzazione.

D) Conclusioni

E` positivo che qualcosa si muova, ma senza una linea, una strategia (come sostiene Paolo Pumilia quando invita a "stendere le regole pratiche") non vorrei che portasse solo acqua al mulino del software monopolistico facendogli funzionare meglio le reti [visto che nelle scuole le loro sono deficitarie sotto molti aspetti (sicurezza, virus, bachi, schermate blu della morte, ecc.)].

Dobbiamo puntare sulle realta` gia` esistenti e piu` sensibili e non utilizzare gli interventi a pioggia che seguono la logica dello spreco.

Oggi c'e` bisogno di un movimento trasversale sia a livello culturale-politico che tecnico-scientifico per l'introduzione del software libero nella didattica e nella scuola piu` in generale che abbia come obiettivo quello di inserire l'insegnamento delle nuove tecnologie nella tradizione di una cultura galileiana degna di un paese civile.

In questo impegno dobbiamo unire le forze e far fronte comune: Associazioni no profit, Enti e Istituzioni scolastiche, Societa` interesate in vario modo allo sviluppo di Linux, ecc.

La riunione del 29 gennaio 2002 puo` essere una occasione in questa direzione. Se andra` sprecata sara` un punto a favore del software proprietario monopolistico: ma questa volta sara` solo colpa nostra!

Treviso 26 gennaio 2002

Antonio Bernardi