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Criteri a favore del Software Libero nell'insegnamento


  • Il software libero è rispettoso della libertà d'insegnamento, perché permette all'insegnante di scegliere la soluzione e il fornitore che più si adatta alle sue esigenze conoscitive e didattiche.

  • Il software libero è rispettoso della libertà di parola, perché permette anche all'insegnante di "entrare in gioco" senza discriminazione culturale (conoscenza/modifica al sorgente) ed essere "soggetto di cultura".

  • Il software libero educa alla cultura galileiana, alla consapevolezza informatica: verifica e sperimentazione (ricompilazione).

  • Il software libero educa alla legalità
    perché permette, sia all'insegnante che all'allievo, l'assoluta libertà di copia, fondamento dello scambio della conoscenza, senza dover ricorrere alla "pirateria informatica".

  • Il software libero, essendo gratuito, non discrimina i soggetti su base economica
    perché seleziona su base meritocratica. La gratuità delle licenze d'uso tra l'altro è conforme ai criteri stabiliti dal Ministro della P.I. sull'adozione dei libri di testo che si preoccupano di stabilire un tetto di spesa (massimo 300 Euro circa), a seconda del tipo di scuola (D.L. 22/2/2008).

  • Il software libero incentiva l'economia locale e valorizza le risorse umane locali.




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"Perché il Software Libero non è diffuso nella didattica" - http://linuxdidattica.org
Copyright © ottobre 2008, Antonio Bernardi.
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