Gnu/Linux nella scuola italiana: una scelta improrogabile



1.- Il software proprietario nella didattica

Il software proprietario nega all'insegnante ogni libertà nel settore informatico e della multimedialità. Il suo uso nella didattica peraltro, alimenta la non consapevolezza e la mistificazione tra gli studenti. Basti pensare alla pubblicità ingannevole perpretrata dalla BSA (smascherata grazie all'iniziativa di Emmanuele Somma), alla omissione della conoscenza sui vari tipi di licenze, ai vari "luoghi comuni", "pregiudizi", "atteggiamenti fideistici", che tale uso genera nelle componenti scolastiche.

Ecco perché non esito ad affermare che l'utilizzo del software proprietario, nella scuola, incoraggia un'educazione oscurantista (che priva dei sorgenti) e dogmatica (che impedisce la verifica).

Il software proprietario può solo essere usato, con restrizioni insopportabili per un insegnante, una per tutte: il divieto di copiarlo, in caso contrario si rischiano, per la legge italiana, da sei mesi a tre anni di carcere. Questo divieto impedisce all'insegnante di trasmettere liberamente all'allievo "una certa forma di conoscenza" e perciò possiamo affermare chiaramente che l'utilizzo del software proprietario nella didattica è la negazione della funzione docente; (divieto di "trasmissione di modelli", divieto di "imitazione di modelli").

Utilizzando questo software l'insegnante svolge, seppur in maniera inconsapevole, il ruolo di lacchè dell'industria monopolistica del software.

2.- Il ruolo del software libero nella didattica

Il software libero fornendo i sorgenti è trasparente e ciò ci garantisce.
I sorgenti permettono la verifica, che è un aspetto fondamentale della scienza moderna e del metodo scientifico.
Il software libero rispetto al software proprietario, funziona meglio perché gli errori vengono trovati prima e più efficacemente dalla comunità scientifica.

Questo software offre la libertà di studio, in quanto la disponibilità dei sorgenti permette, di "aprire il cofano", permette di imparare, di crescere.

Avendo la disponibilità dei sorgenti la libertà di copia è un fatto naturale e incoraggiato (licenza GPL). Questo diritto corrisponde alla libertà di stampa e di parola.

Il software libero realizza il principio della condivisione della conoscenza, il sapere libero è un diritto di tutti. A scuola può essere distribuito agli studenti liberamente, realizzando anche qui un momento fondamentale della didattica. Non dobbiamo dimenticare che lo sviluppo scientifico e culturale si basa sulla condivisione della conoscenza.

Offre la libertà di modificarlo e di migliorarlo, per cui si è creata una comunità scientifica che si aiuta reciprocamente in un nuovo rinascimento del software, facendo passare il sapere dalle mani di pochi alla comunità scientifica.

E' adattabile alle nostre esigenze; avendo la disponibilità dei sorgenti possiamo procedere alla ricompilazione del software per adattarlo e configurarlo a piacere, secondo le esigenze didattiche.

Il software libero offre la libertà dal fornitore. Un insegnante è libero di scegliere la distribuzione che più si adatta ai suoi scopi didattici. In questo ambiente vi è un'ampia scelta di prodotti e soluzioni per un docente.

Educa alla cultura "sperimentale di laboratorio": con i sorgenti abbiamo la possibilità di "sporcarci le mani" in laboratorio e risolvere i problemi che di volta in volta si pongono, senza essere costretti a demandare ad altri la soluzione, senza delegare il fornitore.

L'insegnante non è costretto ad aggiornare il software, senza alcun beneficio didattico, solo per assecondare le logiche monopolistiche di mercato. Abbiamo la libertà di trovarci le nostre soluzioni, funzionali alla didattica.

Educa alla cultura della legalità: insegna a distinguere il software che si può copiare legalmente, da quello la cui copia è vietata. Incentivando il software libero si combatte il malcostume della copia illegale nel settore informatico.

E' formativo: il software libero ha un alto valore formativo perché permette di appropriarsi dei suoi meccanismi conoscitivi completi. L'insegnante può esercitare il suo ruolo solo nella condivisione dei meccanismi conoscitivi. Chi nega la condivisione della conoscenza nega la funzione principale di un insegnante; solo nella condivisione delle idee si può esercitare la libertà di scelta.



2.1.- Che cosa ne pensano gli studenti?

Dopo due anni di utilizzo dell'ambiente Gnu/Linux, presso l'Istituto Besta di Treviso, da parte degli studenti della quarta A, è stato chiesto loro cosa ne pensassero. Così hanno risposto:

“Io preferisco il sistema operativo Linux perché come ho già detto tu 'sei padrona' del lavoro; tu lo crei; tu lo modifichi con le conoscenze che ciascun soggetto possiede.
In Linux si può fare un'altra differenza tra l'interfaccia grafica e quella a carattere.
Quest'ultima da me preferita; dal mio punto di vista è migliore perché è più pratica, ad esempio per visualizzare la posta elettronica è molto più semplice visualizzarla dall'interfaccia a carattere che non da quella grafica perché il procedimento grafico è più lungo”.

“Ma devo dire che lavorare con quest'ultimo (Windows) è noioso e ripetitivo, non si capiscono le cose fino in fondo, almeno per me, non immaginavo neppure che esistessero altri sistemi operativi, visto che l'ho sempre usato per tre anni di seguito.
Dal punto di vista didattico preferisco Linux, si capiscono molte cose che Windows non permette di fare; ed è interessante il lavoro con questo, perché sembra di vivere con il computer, se c'è un problema nel lavoro da svolgere o che si è svolto, ci si mette anche l'anima per capirlo e ogni volta si impara qualcosa di utile e di nuovo. In più con Linux si ragiona, si pensa, si sbaglia tante volte, ma è proprio questo il bello, che certe volte si sta per le due ore successive a pensare come risolvere i problemi”.

“In sostanza Linux serve di più nell'ambito scolastico perché ti obbliga a studiare e ti insegna a provare e riprovare finché riesci ad arrivare al tuo obiettivo”.

“Secondo me la differenza sta nel fatto che quando lavoro con Linux devo ragionare e capire quello che faccio mentre lavorando con Windows è tutto già impostato e pronto (...).
Sulla differenza tra l'interfaccia a carattere e grafica io dico W PINE, è molto più semplice e sbrigativo, nell'interfaccia grafica ci sono troppe opzioni, mentre pine è più comprensibile e mi sembra funzioni molto bene”.



2.2.- E in casa Microsoft che ne pensano?

Anche Microsoft presta attenzione al ruolo che GNU/Linux svolge nella didattica. Al riguardo sono significative alcune considerazioni che si possono leggere nei documenti di Halloween.
In Halloween I, l'estensore dello studio dopo aver illustrato che GNU/Linux è nato da un progetto didattico, afferma che:
“Nell'estremo oriente, ad esempio, si ha notizia che Linux sta crescendo più velocemente del numero di accessi ad Internet --ciò è dovuto ad una scelta didattica”(s.n.).

In Halloween II, il redattore deve ammettere che tra i “punti di forza di GNU/Linux vi è il
Dominio nei mercati della didattica/ricerca”:
“Nuove idee dall'Università + nuovi scienziati informatici si stanno formando totalmente nell'OS di Linux. In particolare, Europa e Asia sono particolarmente legate all'OS di Linux: Una email di BarteIB:
Per l'educazione superiore in particolare, Linux rappresenta una alternativa ai demoni commerciali dei software, (non è un'affermazione quantitativa, ma parlando con molti studenti di informatica che forniscono il 60% del lavoro nei dipartimenti degli istituti superiori di tecnologia, hanno espresso questa opinione, ed è un problema). Sentono che una volta che si mettessero a lavorare ad una piattaforma Windows, perderebbero la loro creatività (s.n.).”



In definitiva, anche se da punti di partenza e motivazioni diversi, sia gli studenti dell'Istituto Besta di Treviso che le analisi della Microsoft arrivano alle stesse conclusioni: didatticamente il software libero è superiore al software proprietario, il primo fa ragionare l'altro no, il primo ci rende padroni dello strumento l'altro ci rende inconsapevoli!



3.- Conclusioni

Gnu/Linux è maturo dal lato server con tutti i servizi che mette a disposizione per gestire una intranet/internet.

Gnu/Linux è maturo dal lato client, con StarOffice, Gimp, Mozilla, e altri prodotti simili.

Gnu/Linux appartiene al software libero.

La libertà d'insegnamento nel settore delle nuove tecnologie si può esercitare solo nel software libero.

Ne consegue che per riappropriarci della libertà d'insegnamento nell'ambito informatico-multimediale dobbiamo scegliere Gnu/Linux.

E ormai non vi sono più scuse o motivi per temporeggiare in questa scelta!



Treviso 12 luglio 2001

Antonio Bernardi