Linux nella didattica: FREEDOM, un progetto per l'Europa


1. L'evento

Nei giorni dal 13 al 16 febbraio scorso, presso l'IPC Besta di Treviso, si sono riunite alcune istituzioni scolastiche di vari paesi europei per preparare il progetto denominato FREEDOM all'interno del programma comunitario Socrates (Minerva).

FREEDOM è un acronimo che sta per:

Free software Renaissance of gnu/linux in European Education Development On line Method.

Tale progetto è attualmente al vaglio della competente commissione della Unione Europea per il suo finanziamento.


2. Gli obiettivi qualificanti

Viene stabilito il principio che la conoscenza è un diritto.

Il progetto si propone di dimostrare la possibilità di usare il software libero nella didattica, in modo tale che le scuole possano considerare soluzioni alternative al software proprietario.

I partecipanti al progetto FREEDOM testeranno il software nelle loro scuole e potranno eventualmente proporre modifiche per adattarlo in maniera più adeguata alle esigenze dei loro studenti.

Un obiettivo sarà la produzione di documentazione libera (in varie lingue) per introdurre il free software nella didattica, la creazione di un sito web, in modo che ci possa essere una adeguata diffusione dei programmi testati in molti paesi e delle varie esperienze come modelli da seguire.

I documenti prodotti saranno dispense per studenti ed insegnanti, relazioni e guide veloci.

Utilizzando il software libero le scuole risparmieranno denaro nell'acquisto del software e gli insegnanti e gli studenti avranno la possibilità di copiare gratuitamente. Potranno altresì copiare documenti e manuali liberamente.

Il progetto propone l'utilizzo di formati non proprietari in maniera da non discriminare nessuno.

L'uso di Linux dà la possibilità di usare vecchi macchinari a costo zero, e quindi chiunque potrà accedere alle nuove tecnologie senza essere discriminato dal punto di vista economico.

Il software libero promuove l'uguaglianza nella didattica e il libero accesso al software e ai dati perciò, nel progetto si prevede che vengano effettuati adattamenti per non vedenti o persone ipovedenti. Viene stabilito altresì un principio di solidarietà tra le persone a tutti i livelli.


3. I partner

Nella fase preparatoria (da giugno ad ottobre 2001) l'IPC Besta è riuscito a trovare, grazie all'interessamento della FSFE (Free Software Foundation Europe) e di alcune liste di posta legate al free software, parecchi istituti.

Si sono subito associati Anthony Randell, Catisha Monville e Robert d'Ambrosio del Lycèe Margherite Filhol di Fumel (FR) assieme a Georges Khaznadar e Bruno Ancelin del Lycée Jean Bart di Lille (FR) e a Béatrice Boury, Pierre Ravaux dell' Università di Lille (FR).

Successivamente si sono associati Thalia Kopadi del II Liceum di Trikala (Grecia), Jan Buchal e Pavel Hanàk della Brail.com di Praga (Repubblca Ceca) e Katerina Nevralova e Martin Dolny della società TEMPO - Training Centre Ltd di Ostrava (Repubblica Ceca).

Infine oltre ai promotori (lo scrivente, Patrizia Casoni e Umberto Zanatta) dell'IPC Fabio Besta di Treviso, si sono aggiunti Daniele Giacomini dell'ITC Luzzatti di Treviso, Orietta Zangiacomi dell'ITIS Planck di Villorba (TV) e Andrea Pastore del SIGI dell'Università di Ca' Foscari (Venezia) (vedi Fig. n. 1).






Si può affermare che è stato abbastanza facile creare questa rete di Istituzioni a livello europeo proprio perché il tema trattato è molto sentito e non solo nelle scuole italiane.


4. I principali compiti di alcuni partner

L'IPC Besta si occuperà del coordinamento generale e assieme al SIGI (Università di Ca' Foscari) curerà il monitoraggio e la valutazione del progetto stesso.

Sarà altresì il centro del laboratorio FREEDOM, (attività di ricerca, studio, elaborazione, sito web, ecc.). Sarà centro per i partner italiani di corsi di aggiornamento sul sistema operativo GNU/Linux.

Le attività nel laboratorio FREEDOM saranno:

 (*) l'uso di una interfaccia non grafica con computer considerati obsoleti (386, 486, ecc.);

(*) l'uso del free software e di documentazione libera;

(*) la produzione di dispense per insegnanti e studenti e di documentazione per l'insegnamento delll'informatica.

(*) organizzazione di una serie di conferenze sul tema: Il free software nella società contemporanea.


L'ITC Luzzatti avrà il compito principale di produrre documentazione didattica e partecipare alla realizzazione, assieme all'ITIS Planck, di un corso di formazione sulle reti TCP/IP.


Il Lycée Jean Bart svilupperà documenti sul server WIMS (http://wims.unice.fr), testerà il software libero selezionato da FREEDOM in larga scala, e per far ciò, organizzerà regolarmente dei seminari per i suoi insegnanti e altri partner, con specifico aggiornamento sull'uso del software libero.

Fornirà un luogo di lavoro collaborativo web ad uso interno, aperto ai partner e collegato al progetto. Ciascun anno il gruppo di lavoro locale presenterà quanto viene svolto nel progetto FREEDOM nelle città limitrofe, parteciperà all'incontro FOSDEM a Bruxelles.

Organizzerà assieme al Lycée Margherite Filhol conferenze tenute da esperti di free software invitati e ospitati dal progetto FREEDOM all'incontro del Libre Software che si tiene regolarmente a E.N.S.E.I.R.B. (Scuola di informatica all'Università di Bordeaux) nel luglio di ogni anno.


Il Lycèe Margherite Filhol, nel progetto FREEDOM, proverà alcuni programmi con licenza GPL per l'insegnamento delle lingue al fine di testarne la validità.

Produrrà relazioni di valutazione per la maggior parte delle soluzioni indicando:

(*) la facilità di installazione e uso dei programmi;

(*) le difficoltà incontrate e le soluzioni possibili scoperte;

(*) la varietà delle attività pedagogiche rese possibili dal software in diverse attività di insegnamento pratico;

(*) il tipo e la categoria di hardware necessario per l'uso ottimale di questi programmi;

(*) il grado di soddisfazione e la scala di utilizzo da parte degli insegnanti all'interno delle istituzioni.


I compiti specifici della società TEMPO saranno:

(*) raccolta ed analisi del software libero nella Repubblica Ceca;

(*) organizzazione di seminari e corsi di aggiornamento nella Repubblica Ceca;

(*) verifica dell'uso del free software su un campione di 20 studenti e 3 insegnanti;

(*) valutazione dei risultati ottenuti attraverso la verifica ed eventuali modifiche;

(*) sviluppo tecnico di un CD ROM contenente informazioni sul software libero;

(*) creazione di un sito web contenente informazioni sui prodotti finali del progetto.


Brailcom, che è una organizzazione no profit il cui obiettivo è mediare informazioni ai non vedenti, selezionarà, verificherà e documentarà le applicazioni adatte per l'insegnamento a non vedenti e ipovedenti.

Produrrà altresì un CD ROM contenente applicazioni selezionate per tutti i gruppi beneficiari del progetto, non solo per i non vedenti. Questo CD ROM conterrà una distribuzione speciale derivata da Debian GNU/Linux.


5. Conclusioni

Il progetto, della durata di tre anni, dovrebbe concludersi con la costruzione di un sito multilingue nel quale la lingua inglese dovrebbe svolgere il ruolo di lingua veicolare.

Ogni documento verrebbe scritto nella lingua locale e successivamente tradotto in inglese per essere eventualmente tradotto nelle altre lingue locali.

Il progetto dovrebbe, nelle intenzioni dei partner, servire a contribuire a diffondere nelle scuole europee la cultura della condivisione della conoscenza nel settore della multimedialità.

Appena verrà conclusa la selezione da parte della competente Commissione europea, comunque sia l'esito, il progetto verrà messo a disposizione della comunità del software libero: potrà essere così migliorato e/o sviluppato anche da altre istituzioni.

Al momento è stato messo in Internet solamente il progetto preparatorio FREEDOM consultabile all'indirizzo

http:/linuxdidattica.org


Non sappiamo se il progetto finale FREEDOM, qui esposto nelle sue linee essenziali, verrà finanziato dalla Unione Europea.

Noi ce lo auguriamo.

Ma se anche così non fosse, si è già potuto stabilire un rapporto tra scuole e persone (vedi Fig. n. 2) che sicuramente avrà modo di crescere in Europa.







Antonio Bernardi