La riforma Moratti e l'informatica nelle scuole medie ed elementari

di Andrea Centomo

La recente Riforma Moratti del sistema scolastico italiano vede,
 tra gli aspetti rilevanti, l'utilizzo degli strumenti informatici
 a partire dalle prime classi del ciclo primario. Non è nostra
 intenzione discutere i pregi e i difetti di questa scelta ma, più
 pragmaticamente, di analizzare se il mondo del software libero
 dispone delle risorse per poter soddisfare le esigenze avanzate
 dalla Riforma.


Il software libero educa alla cooperazione

Prima di affrontare questo aspetto è necessario ribadire che
 l'impiego di software libero garantirebbe alle scuole sia un
 totale risparmio a livello di spese per le licenze software sia,
 soprattutto, l'apertura ad un modo di pensare l'informatica che
 ha come polo propulsivo la collaborazione e la cooperazione. 
Questo aspetto, spesso trascurato, è senza dubbio quello di
 maggiore interesse per il mondo della scuola. Infatti attraverso
 la partecipazione a progetti di sviluppo del software libero
 docenti e studenti, oltre ad accrescere significativamente il
 bagaglio delle loro conoscenze, potrebbero diventare, in misura
 più o meno ampia, artefici degli strumenti informatici di cui si
 servono nel loro lavoro quotidiano. Di passaggio osserviamo che
 un simile coinvolgimento è più semplice di quanto si possa
 pensare [1] e non richiede necessariamente un talento informatico
 fuori dal comune. Allo stesso tempo, anche il solo semplice uso
 di programmi liberi permetterebbe di porre le basi, all'interno
 delle diverse istituzioni scolastiche, per un'educazione alla
 legalità nell'uso del software.


La scelta del sistema operativo

Nel testo della Riforma Moratti non viene fatto alcun riferimento
 esplicito ai sistemi operativi su cui installare il software
 necessario per il raggiungimento dei diversi obiettivi didattici
 che fanno capo all'informatica. Tuttavia la scelta di un sistema
 operativo è qualche cosa di estremamente orientante per la scelta
 delle risorse software da adoperare successivamente.
La situazione della scuola italiana, relativamente ai sistemi
 operativi, è caratterizzata, salvo eccezioni, da una
 fossilizzazione nell'uso di sistemi operativi proprietari ed, in
 particolare, del sistema operativo ad interfaccia grafica
 Windows. 
Fino a pochi anni fa sarebbe stato difficile pensare ad un sistema
 alternativo ma di facile uso  da impiegare in un ambiente nel
 complesso refrattario ad un uso raffinato dell'informatica come
 la scuola dell'obbligo. Tuttavia oggi le cose sono radicalmente
 cambiate, grazie alla crescita del sistema operativo Linux e allo
 sviluppo di alcune sue interfacce grafiche come, ad esempio KDE,
 che permettono di lavorare in un ambiente molto semplice e
 intuitivo.   
Oltre a questo l'alto grado di sviluppo raggiunto dagli
 applicativi liberi permette attualmente di avere a disposizione
 una piattaforma - sistema operativo e programmi documentati -
 sufficientemente ampia da garantire sia l'apprendimento base
 dell'informatica sia la soddisfazione delle esigenze didattiche
 della scuola media e elementare per quanto previsto dalla Riforma
 Moratti. 
Del primo fatto sembra aver preso coscienza anche AICA,
 l'associazione che da anni fa da riferimento per il conseguimento
 della certificazione ECDL, che, dall'ottobre 2003, permette di
 conseguire la Patente di livello base ricorrendo esclusivamente a
 software in ambiente Linux.
Per quanto concerne il secondo aspetto una analisi puntuale, a
 fronte dei riferimenti normativi contenuti nella Riforma, si può
 ritrovare per la scuola media in [1] e per la scuola elementare
 in [2]; una panoramica ampia di uso didattico del software libero
 nella scuola elementare si trova poi in [3].


Conclusioni

Forse, tuttavia, il modo migliore per rendersi conto delle
 possibilità didattiche di Linux consiste nell'utilizzare una
 distribuzione "live" costruita appositamente per il mondo della
 scuola. L'offerta di distribuzioni educational è molto ampia
 tuttavia, per non confondere il lettore, il nostro consiglio si
 limita alle seguenti:

        eduKnoppix: scaricabile dal sito http://www.eduknoppix.org
 questa distribuzione italiana di alta qualità, realizzata in modo
 rigorosamente aperto con il contributo di molti insegnanti,
 permette di farsi un'idea rapida ed efficace di Linux e delle sue
 possibilità per il mondo della scuola.
        Freeduc: scaricabile dal sito http://www.ofset.org/freeduc-cd
 questa distribuzione curata da Ofset (Organization for Free
 Software in Education and Teaching), localizzata anche in
 italiano, offre una vasta panoramica sul software libero per i
 diversi ordini di scuola.


Bibliografia

[1] A. Centomo, Software Libero e Scuola Media della Riforma,
 disponibile on-line nel sito di Linux Didattica all'indirizzo
 http://www.linuxdidattica.org

[2] A. F. Leopardi, Linux in classe. Piccoli pinguini con il
 grembiule, disponibile on-line nel sito di Linux Didattica
 all'indirizzo http://www.linuxdidattica.org

[3] F. Campora sito internet http://www.linux.it/~abnormal/