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IP Justice è una libera organizzazione non profit, registrata in California, promotrice di un movimento internazionale di diffusione di principi morali ed etici sulla proprietà intellettuale; ha lo scopo di difendere i diritti del consumatore ad usufruire dei più svariati media in tutto mondo e di spingere il legislatore ad adeguarsi sempre più a questi principi.
I PRINCIPI FONDAMENTALI
In questo sito si propongono dei principi fondamentali di giustizia in tema di proprietà intellettuale, con l'auspicio che questi principi vengano sottoscritti da un elevato numero di naviganti, in modo da dare forza ad un movimento d'opinione che possa, nel tempo, influenzare il legislatore.
Questi principi sono in effetti oggi in contraddizione, in tutto o in parte, con la quasi totalità delle leggi nazionali in tema di tutela della proprietà intellettuale.
I principi attorno ai quali ruota il progetto sono cinque:
1. Ci riserviamo il diritto di controllare, e di mantenere il controllo, di ogni nostra esperienza individuale sulle opere frutto dell'ingegno umano oggetto di proprietà intellettuale.
Si vorrebbe cioè poter cambiare a seconda delle necessità il mezzo fisico di supporto su cui si registra l'opera che si è legalmente acquistata. Le attuali leggi a tutela del copyright garantiscono agli autori/creatori il diritto di controllare le modalità di diffusione in pubblico, ma quando si è nel privato della propria abitazione, usare l'opera che si è legittimamente acquisita con il tipo di equipaggiamento che si possiede è fatto privato che riguarda solamente il soggetto.
2. Gli autori devono essere ricompensati per il loro lavoro.
Gli autori ed i creatori hanno il diritto di essere ricompensati per il contributo che danno alla società. Le industrie cinematografiche e/o di produzione dei media a volte falliscono nel compito di retribuire equamente gli autori, laddove al giorno d'oggi l'evoluzione della tecnologia consentirebbe forma ben diverse di retribuzione. Cito testualmente: "L'esplorazione di nuovi modelli di business che riguardano le proprietà delle tecnologie digitali alimenterà il nostro obiettivo di compensare equamente gli autori".
3. Ci riserviamo il diritto di realizzare copie private di opere oggetto di proprietà intellettuale legittimamente acquisite.
Si vorrebbe estendere il fair use al diritto di "spostare nel tempo" (time shift) o di copiare l'opera legalmente posseduta al fine di fruirla in un momento successivo, o di "spostarla nello spazio" (space shift) per memorizzarla in un nuovo dispositivo o in un luogo fisico o virtuale nuovo che nel tempo può soppiantare quello che già stavamo usando, o di "cambiare il formato" (format shift), o di fare copie di backup, o di archiviare le nostre opere, in tutti i formati.
4. Le tecnologie e le modalità di trattamento delle informazioni che permettono l'esercizio dei diritti dell'individuo in tema di proprietà intellettuale dovrebbero essere considerate legittime.
Le tecnologie che permettono usi sostanzialmente legittimi dovrebbero essere considerate legittime: nel caso non ci sia alcun intento illecito da parte nostra, non dovremo essere ritenuti responsabili per danni o illegittimità compiute da terzi. La responsabilità dovrebbe cioè essere fatta ricadere sulla persona che usa illegittimamente le tecnologie, e non sul possessore dei tali tecnologie.
5. Il concetto di "copy rights" comporta anche quello di "copy responsibilities".
I detentori di copyright, per trarre effettivo vantaggio dai benefici della protezione secondo il copyright, dovrebbero convivere con le conseguenti responsabilità anche per le copie private.
Nel sito questi principi sono minuziosamente spiegati e motivati. E' disponibile anche la traduzione italiana di questa pagina, a cura del Prof. Giovanni Ziccardi, Docente di "Informatica giuridica" presso la facoltà di legge dell'Università di Milano.
Vi invito a prendere visione del testo integrale, che comunque provo a riassumere.
Sostanzialmente chi fa propri i cinque principi:
si impegna a rispettare e sostenere questi Principi di giustizia in tema di proprietà intellettuale ("Principles of IP Justice") in difesa dei diritti di libertà di manifestazione del pensiero
è convinto che le leggi vadano pensate ed emanate per riflettere valori di interesse pubblico. Ma in tutto il mondo le normative che stanno disciplinando, o stanno per disciplinare, la proprietà intellettuale sono sempre più spesso approvate per soddisfare interessi particolari a spese di interessi pubblici. Chi aderisce al progetto è ben convinto che la proprietà intellettuale debba ricevere sostegno, ma anche che controlli eccessivi sulla proprietà intellettuale minaccino il bilanciamento tra gli autori e l'interesse pubblico.
esprime la propria perplessità sulla espansione continua e il rafforzamento dei diritti dei detentori di proprietà intellettuale, senza avere riguardo per i tradizionali diritti di libertà e le correlate salvaguardie
vorrebbe opporsi alle restrizioni tecnologiche che controllano l'utilizzo dei media
non concorda con l'estensione della tutela del diritto d'autore per tempi sempre più lunghi, né con il fatto che la libera utilizzazione delle opere d'ingegno possa avvenire solo per opere "del passato"
non ritiene giusto che la legge si esprima contro l'aggiramento, da parte del consumatore, di misure di sicurezza messe in atto per proteggere opere tutelate da proprietà intellettuale, se queste sono state legittimamente acquisite
non ritiene giusto che la legge si esprima contro la decompilazione (reverse engineering) di opere tutelate da proprietà intellettuale, se queste sono state acquisite in modo legittimo
si esprime contro il divieto di diffusione e di pubblicazione di informazioni tecniche correlate all'uso di tali opere
ritiene che non vadano rafforzate le ipotesi di responsabilità legale a carico dei service providers per atti commessi da terzi appoggiandosi ai servizi di questi
si oppone a che i governi possano dare imposizioni giuridiche e tecniche che favoriscano i giganti del mondo dei media a discapito della libera concorrenza.
IL SITO
Il sito ovviamente è molto "pulito" e semplice nell'uso. Un menù laterale sinistro rimanda a link quali i principi, le pubblicazioni, le risorse.
La pagina delle risorse è una collezione di norme, trattati, petizioni, convenzioni, … sul tema della proprietà intellettuale.
Esiste poi una pagina in cui sono raccolti gli articoli dedicati a IP Justice dai media. Avrete la sorpresa di vedere che l'Italia è uno dei paesi in cui i media dedicano maggiore attenzione al problema.
Se volete aderire al movimento lo potete fare alla pagina "Join IP Justice".
Per maggiori informazioni si può contattare Robin D.Gross, il direttore esecutivo all'email: robin@ipjustice.org. L'indirizzo dell'organizzazione è IP Justice, 1388 Haight Street, No. 106, San Francisco, CA 94117 USA. Telefono:+1 415.863.5459. L'URL è: http://www.ipjustice.org
Orietta Zangiacomi