Contro la discriminazione del software libero nella formazione dei docenti 
e per l'incentivazione delle economie locali
Lettera aperta - 26 - novembre 2003
Al Signor Ministro del MIUR (comunicazione.uff2@istruzione.it)
Viale Trastevere
00100 ROMA
e p.c. al Signor Ministro della Innovazione e delle Tecnologie (l.stanca@governo.it)
Via Isonzo, 21/b
00198 ROMA
Oggetto: Contro la discriminazione del software libero nella formazione dei docenti
e per incentivare le economie locali

Egregio Signor Ministro del MIUR,
lo scorso anno scolastico nel lodevole sforzo di approntare una formazione informatica per gran
parte del personale docente con scarse competenze in materia (circa 160 mila docenti equivalente
al 20% degli insegnanti) la Sua amministrazione ha utilizzato, e continua ad utilizzare, materiali
didattici che, basandosi esclusivamente sul software proprietario monopolistico, discriminano il
software libero e i suoi valori (ForTic, percoso A):
http://puntoeduft.indire.it/160mila/moduli/formez/index.htm
Il software libero a differenza di quello proprietario monopolistico è rispettoso della libertà
d'insegnamento, è rispettoso della libertà di parola e non seleziona i soggetti su base economica,
disincentivando così la riproduzione del software non autorizzata (pirateria).
Fino ad ora a nulla sono valse le proteste e le proposte in merito fatteLe da chi nella scuola lavora
con e per i valori del software libero.
Conseguentemente alla maggior parte dei docenti viene preclusa qualsiasi possibilità di scelta nel
settore delle nuove tecnologie, dovendo essi subire le scelte del mercato monopolistico
veicolate dai predetti materiali.
A fronte di questa situazione alcune amministrazioni periferiche, fra cui l'Ufficio Scolastico
Regionale per l'Abruzzo, hanno ritenuto di dover avviare una iniziativa di formazione anche sul
software libero, in maniera che ai docenti in formazione di quella regione non sia preclusa la
conoscenza del software libero e la possibilità di scegliere liberamente con cognizione di causa:
http://www.indire.it/abruzzo/4TIC/incontri/incontro3.htm
Ai docenti è stato anche fornito un cd-rom contenente software e documentazione libera che allo
Stato è costato zero Euro essendo le licenze d'uso libere e gratuite. Ci riferiamo alla licenza GPL,
alla FDL e a quelle similari di Mozilla e OpenOffice.org.
A nostro avviso l'iniziativa dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Abruzzo è un buon esempio.
E la questione non è solo di pluralismo e di libertà nella formazione, ma ha anche rilevanti aspetti
economico/sociali. Infatti usando il software libero non vi sono trasferimenti di risorse all'estero
per l'acquisto di licenze d'uso ma si attivano consulenze in loco, rivolgendosi ad aziende locali,
contribuendo così ad aumentare la richiesta di lavoro qualificato nel settore informatico.
Oltre a ciò, non Le sfuggirà la felice contraddizione, rappresentata dalla Consip. La Pubblica
Amministrazione, tramite i suoi acquisti on line, può comprare personal computer anche con il
sistema operativo GNU/Linux. Le scuole e gli altri Enti pubblici realizzano in questo modo un
risparmio di circa il 20% per computer.
Ma questa rilevante economia di pubblico denaro resterà potenziale o di nicchia se non verrà
approntato un esteso piano di formazione sul software libero che non può che partire dalla scuola!
Signor Ministro, il Suo collega Luigi Stanca, Ministro per la Innovazione e le tecnologie, a più
riprese ha indicato nell'uso del software libero (software a codice aperto) una valida opportunità
e al riguardo ha suggerito ai "decisori" di estenderne i "buoni esempi".
Ebbene Signor Ministro raccogliendo il predetto suggerimento La preghiamo di voler disseminare
a tutte le regioni italiane l'iniziativa abruzzese istituendo incontri di formazione sul software libero
per i 160 mila docenti inesperti di nuove tecnologie.
E ciò al fine di non discriminare dalla scuola italiana i valori del software libero e, al tempo stesso,
di incentivare lo sviluppo di economie locali legate alle nuove tecnologie.
RingraziandoLa della cortese attenzione, porgiamo distinti saluti.
Treviso lì 26/11/2003
Antonio Bernardi - (Responsabile del progetto “Software libero nella scuola”)
http://linuxdidattica.org
e-mail: toni@swlibero.org