Lettera aperta – 25 giugno 2003 –
Treviso
Egregio Signor Ministro del MIUR,
Viale
Trastevere,
00100 Roma
e p.c. al Signor Ministro della
Innovazione e delle Tecnologie
Via Isonzo, 21/b,
00198 Roma
Oggetto: libertà di scelta nelle
nuove tecnologie
Egregio Signor Ministro del
MIUR,
leggendo Punto Informatico siamo venuti a conoscenza del
protocollo d'intesa, tra la Sua Amministrazione e la società
Sun Microsystems (http://punto-informatico.it/p.asp?i=44541), che
prevede la diffusione e duplicazione gratuita del pacchetto
StarOffice 6.0 in oltre 10.700 istituti italiani.
Tale inizitiva
ha il nostro plauso, in quanto introduce nella scuola (didattica),
con la massima autorevolezza, il principio della libertà di
scelta nelle nuove tecnologie (software).
Inutile dire che
questo principio è alla base della cultura del software
libero.
Nella didattica il software corrisponde
sostanzialmente al libro di testo e come tale va adottato con
consapevolezza dagli insegnanti ai quali deve essere garantita la
libertà di scelta.
A seguito di questo protocollo i
prodotti software di produttività individuale dovranno essere
messi a confronto e si dovrà motivare perché se ne
sceglie uno rispetto ad un altro - come normalmente viene fatto per i
libri di testo e come mai, fino ad oggi, abbiamo visto fare per il
software.
Questo infatti nella didattica delle (o con le) nuove
tecnologie è sempre stato imposto agli insegnanti, a parte
rare eccezioni, o dai rivenditori, con la scusa che era "in
bundle", o dal fenomeno della "pirateria", grazie al
criterio del "più diffuso".
Ora nel libero confronto ci sarà
posto per tutti e tutti potranno proporre e scegliere, previa
motivazione. Questo è il gioco democratico e di questo Le
siamo grati, anche per tacitare coloro che ritengono i casi di utilizzo
nella scuola del software alternativo a quello monopolistico
"difficilmente riproducibili su larga scala" in quanto
rappresenterebbero "un cambiamento rispetto agli standard di
fatto " (sic!).
Signor Ministro tempo addietro la Sua
amministrazione ha predisposto un'attività di formazione
informatica, ancora in corso, denominata "ForTic".
Il
"percorso A" di questa attività è rivolto a
più di 160 mila docenti ai quali viene preclusa qualsiasi
possibilità di scelta costringendoli a formarsi su materiale
didattico (visionabile all'indirizzo
http://puntoeduft.indire.it/160mila/moduli/formez/index.htm), che
discrimina il
software non "standard di fatto".
La comunità
italiana del software libero ha già avuto modo
(http://www.lugroma.org/ita/press/press.php?azione=risp_miur) di
sottoporre all'attenzione della Sua Amministrazione questa
inaccettabile discriminazione, ma senza esito.
Confidiamo pertanto in un Suo
interessamento affinché i materiali didattici relativi al
percorso A del ForTic siano sostituiti con materiali rispettosi della
libertà di scelta dei docenti.
E ciò al fine di non
vanificare la Sua attuale pregevole inizitiva.
RingraziandoLa della cortese attenzione
porgiamo distinti saluti.
Treviso, 25 giugno
"Software libero
nella scuola" - http://linuxdidattica.org
Il
Responsabile
Antonio Bernardi