Prodotto Nazionale Lordo: 4.790$ pro capite (8° posto della classifica mondiale).
Bilancia dei pagamenti: -33,8 miliardi di $.
Inflazione: 6,9%.
Disoccupazione: 7%.
Punti di forza. L'industria locale è ben sviluppata e assicura al paese una posizione dominante nella regione. Immense le risorse naturali. Ampi giacimenti d'oro, d'argento e di ferro. È uno dei più importanti produttori di acciaio.
Punti di debolezza. Le dissestate finanze regionali rischiano di mettere a repentaglio la stabilità economica. Gli investimenti esteri sono frenati dalle imposte sulle attività economiche e dalla corruzione. La priorità è data alla privatizzazione di compagnie statali. La vulnerabilità dell'economia è causata dalle fluttuazione dei prezzi delle materie prime.
Risorse
Produzione di energia elettrica: 59.000.000 kw.
Pesca: 850.000 tonnellate.
Petrolio: 630.732 b/g.
Allevamento: pecore 18,3 milioni, capre 12,6 milioni, bovini 161 milioni, suini 31,4 milioni.
Minerali: ferro, manganese, carbone, bauxite, nichel, petrolio, stagno, argento, diamanti, oro.
La colonia portoghese, soggetta al regime del patto coloniale, fu aperta all'immigrazione degli stranieri solo all'inizio del XIX secolo. Il Brasile divenne per l'Europa, e in seguito per l'America Settentrionale, un fornitore di derrate tropicali ed un acquirente di manufatti. Dopo la prima guerra mondiale si verificò tuttavia un cambiamento dovuto al rapido progresso dell'industrializzazione e all'inizio degli anni settanta si è assistito al cosiddetto "miracolo economico brasiliano". Purtroppo si è anche trattato di un fenomeno più apparente che reale, cui ha fatto seguito una recessione economica che è andata sempre più aggravandosi con il passare degli anni.
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