La Bastiglia era una piccola fortezza dotata di 8 torri, fatta costruire da Carlo V tra il 1365 e il 1383. Come mezzo di difesa non era mai servita a nulla ed era stata perciò adibita a prigione, la prigione "personale" del re: nella Bastiglia venivano rinchiusi i personaggi scomodi che, secondo ordine preciso del re, dovevano sparire con discrezione. Per questo motivo era diventata il simbolo del dispotismo reale.
"Il 13 luglio 1789 fu una giornata di preparativi; nella notte tutta Parigi era in piedi a vegliare. Giunsero dalla provincia notizie di insurrezioni popolari e di imprese di briganti. Il municipio ordinò la creazione di una milizia borghese: -Ciascuno presterà servizio con le armi che ha potuto procurarsi.- Fu la caccia ai fucili. A Parigi, alla porta daziaria della Conference, la folla bruciò gli uffici e distrusse i registri delle tasse. Un campanile all'imbrunire cominciò a suonare a martello una campana dal suono grave, che solitamente veniva usata ai funerali, imitato a ruota da altri campanili. Per tutta la notte i lugubri rintocchi fecero compagnia a tutta Parigi sveglia, in attesa. A Versailles l'Assemblea sedeva in permanenza, non per discutere, ma perché i deputati si sentivano sicuri solo dentro l'aula della grande reggia. Intanto, bande di parigini assalivano negozi di armi per prepararsi a quello che nessuno pensava potesse accadere, ma che invece stava già accadendo. Durante la notte si sparse la voce che era stato ordinato un attacco sulla città, partente dalla Bastiglia. 300.000 soldati assaltarono il palazzo degli Invalidi per procurarsi armi e portarono via 20.000 fucili e 24 cannoni; l'assalto fu guidato da Du Mont di Saint Etienne. Ma le armi non erano sufficienti e Du Mont spronò la folla dicendo: -E allora con queste che abbiamo, andiamo a prendere le altre alla Bastiglia.- Il 14 luglio, alle ore 17:00, iniziò una lotta spietata che vide molti parigini perdere la vita nella battaglia. Dalla fortezza il governatore Lownay diede l'ordine di sparare sui rivoltosi, ma il carcere era difeso da soli trenta svizzeri e un'ottantina di invalidi che vennero subito sopraffatti. La vittoria morale fu grande, ma l'arsenale venne trovato vuoto. Alla lanterna della piazza del municipio intanto, il resto della folla stava impiccando il consigliere di stato Foulon, "l'affamatore" della città. Qualcuno intervenne per fare un regolare processo, ma la folla rispose: -Quest'uomo è già stato giudicato-. Altri soldati furono massacrati, mentre, dall'altra parte della città, due ufficiali, sospettati di aver fatto parte del complotto Reale ai danni dei parigini, vennero linciati. Era il 14 luglio 1789."
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