La Rivoluzione francese

A questo punto la corte reagì nell'unico modo sbagliato. Essa infatti diede ordine di riunire delle truppe intorno a Parigi: questo fu il colpo di grazia.

Il popolo parigino, indignatosi, provocò un'isurrezione (che dilagò poi nelle campagne) che si concluse solo il 14 luglio 1789 con la presa della Bastiglia (il carcere simbolo dell'assolutismo monarchico), la liberazione dei detenuti e la creazione di una municipalità rivoluzionaria e di una milizia cittadina volontaria (Guardia Nazionale)

Nelle settimane successive la Costituente fu costretta a prendere una serie di provvedimenti:

  1. La soppressione del regime fuedale (4 agosto);

  2. La soppressione dei privilegi di stato;

  3. La DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO (di cui qui di seguito si presenta un'immagine).

[immagine delle dichiarazione dei diritti]

Quest'ultima proclamava le libertà personali e civili, l'uguaglianza giuridica, l'inviolabilità della proprietà privata, l'indipendenza della magistratura. Inoltre, imponeva l'esproprio e la vendita dei beni ecclesiastici, trasformati in beni nazionali, che favorirono un forte aumento della proprietà cittadina. Seguì poi una riforma religiosa e la creazione della Costituzione civile del clero e l'obbligo per gli ecclesiastici di prestare giuramento civico.


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