Tutto ebbe inizio quando Luigi XVI, nel ritratto qua sopra, a quel tempo re di Francia, affrontò una crisi delle finanze reali. Durante i regni di Luigi XV e XVI diversi ministri, soprattutto Turgot, proposero di rivedere il sistema di tassazione per imporre anche ai nobili il pagamento delle tasse, essi si opposero e le proposte vennero annullate.
Ne seguì una lotta che però ebbe alcuni risultati:
ai protestanti vennero restituiti i loro diritti;
Luigi XVI promise una pubblicazione annuale dello stato delle finanze;
Luigi XVI promise di convocare gli Stati Generali nel giro di 5 anni.
Questa fu la dimostrazione che l'ancien régime (antico regime) stava cedendo. La prospettiva degli Stati Generali, che furono convocati nel maggio 1789, evidenziò ancor più il conflitto di interessi tra il 2° stato (nobiltà) e il 3° stato (in teoria, tutta la gente comune, in pratica la borghesia). Gli aristocratici infatti volevano riconquistare i propri tradizionali privilegi (che avevano perso nel corso delle lotte precedenti con la borghesia), mentre i borghesi, ispirandosi al modello inglese, speravano di trasformare la monarchia assoluta in una monarchia costituzionale.
Vai alle pagine successive.
Torna al documento principale.