La Francia era in subbuglio e all'estero si stava consolidando la prima coalizione antifrancese; Robespierre, appoggiato dal Comitato, si liberò di ogni possibile nemico della rivoluzione, sia estremisti che moderati. Questa politica portò all'instaurazione del regime Terrore-Virtù e all'esecuzione, nel marzo e aprile 1794, di alcuni leader rivoluzionari, fra cui Jacques-René Hébert e Georges Danton, senza un regolare processo, solo perché sospettati di tramare contro la rivoluzione. L'esecuzione avvenne per mezzo della ghigliottina, uno strumento che era costituito da una lama molto affilata e da un pezzo di legno sul quale la vittima appoggiava la testa: quando la lama veniva lasciata cadere, tagliava di netto la testa al malcapitato.
Il 27 luglio 1794, durante la Convenzione Nazionale, a Robespierre venne tolta la parola e poco dopo fu arrestato. Liberato in seguito dai suoi sostenitori, venne nuovamente catturato dalle milizie della Convenzione e il 28 luglio fu ghigliottinato assieme a 19 suoi fedeli partigiani. il giorno dopo furono giustiziati altri 80 seguaci di Robespierre, che si erano messi in luce durante il periodo del Terrore.
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