L'architettura gotica
I monaci cistercensi furono i primi ad introdurre in Italia le forme del gotico francese, soprattutto sovrapponendo alle forme tradizionale dell'architettura romanica elementi tipici di quella gotica come gli archi acuti e le volte a ogiva. Nelle costuzioni italiane lo slancio verticale delle architetture d'oltralpe viene in qualche modo frenato, dalla robustezza delle strutture, abolendo guglie, pinnacoli e archi rampanti, adottando in generale un gusto più sobrio.
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Il primo esempio di introduzione delle forme gotiche in Italia è la Chiesa Superiore di San Francesco d'Assisi la costruzione della quale iniziò intorno al 1228, mentre la consacrazione avvenne nel 1253. La basilica di Assisi è costituita da due chiese sovrapposte, quella inferiore conserva i caratteri tipici dell'architettura romanica (spessore delle mura, pilastri molto robusti, volte costolonate basse), la basilica superiore, invece, con il suo slancio verso l'alto, la sua grande luminosità, è molto più vicina alle forme del gotico francese. Nell'interno alle immense vetrate dipinte, tipiche delle cattedrali francesi, si preferisce decorare le pareti con i famosi cicli pittorici che videro protagonista Giotto.
La chiesa di Santa Maria Novella a Firenze fu ricostruita a partire dal 1278, si adottano in essa archi ogivali e slanciate membrature che si raccolgono in pilastri polistili che gli conferiscono caratteristiche prettamente gotiche, mentre la facciata decorata con tarsie di marmi policromi si legano ancora allo stile romanico.