- Da più parti vi è la consapevolezza che il software,
utilizzato nell'insegnamento con le nuove tecnologie o delle nuove tecnologie, corrisponda ad un libro di testo, inteso in senso lato (materiali didattici, ecc.);
- Nel mercato se ne sono affermati due:
- quello riconducibile al software proprietario monopolistico;
- quello riconducibile al software libero.
- La diversità sta nel tipo di "valori" di cui sono portatori:
- Il primo è portatore dei valori tipici della cultura del monopolio privato che per sua natura non ama il confronto (la concorrenza) e si impegna il più possibile a soffocarla al fine di impedire all'utente (consumatore) qualsiasi "scelta". Per questa cultura l'utente non deve essere messo in condizioni di scegliere.
- Il secondo libro di testo, il software libero, è viceversa portatore di valori di libertà compresa la libertà di scelta.
Per questa cultura l'utente (consumatore) non solo deve essere messo in condizioni di poter scegliere, ma le sue stesse licenze d'uso sono state progettate per stabilire un rapporto di uguagliaza tra "produttore del software" e "utente del software".
Ma per scegliere il libro da usare, questa premessa potrebbe non essere convincente.
Vediamo allora perché un docente dovrebbe scegliere il software libero per il suo lavoro.
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