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Una classificazione del software

Il software si può dividere in due categorie proprietario (chiuso) e libero (aperto).

Software proprietario:
  • l'autore che detiene la conoscenza (sorgente) non la condivide con gli altri,
    è tutelato da licenze d'uso apposite;
  • la conoscenza (il sorgente) è oscurata all'utente che lo può solo usare passivamente (codice oggetto);
  • l'uso passivo di questo software nella scuola alimenta una mentalità oscurantista,
    (contro il progresso tecnologico e la cultura scientifica).
Software libero (GNU/Linux):
  • l'autore che detiene la conoscenza (sorgente) la condivide con gli altri
    e la mette a disposizione della collettività (usare in comune);
  • tutelato da licenze d'uso apposite: la più importante GPL (General Public License);
  • nella licenza GPL l'utente ha una serie di libertà tranne quella di renderlo proprietario.
Entrambi i software sono tutelati dal diritto d'autore, ma l'autore (il proprietario)
nei confronti dell'utente ha un atteggiamento diverso.
Per l'utente:
  • il software proprietario è un prodotto;
  • il software libero è un metodo, un procedimento.
Questa differenza è fondamentale.
Nel documento Halloween I (1998) si legge: dobbiamo avere come bersaglio un procedimento più che un'azienda.
Infatti (primavera 2001) l'attuale monopolio informatico si è scagliato contro la licenza GPL, che è il metodo.
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"Le libertà offerte dal software libero nella didattica" - http://linuxdidattica.org
Copyright © dicembre 2001, Antonio Bernardi.