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Le libertà culturali del software libero (III)

Libertà di adattarlo alle esigenze didattiche
  • avendo la disponibilità dei sorgenti possiamo procedere alla ricompilazione del software per adattarlo e configurarlo a piacere, secondo le esigenze didattiche;
  • con i sorgenti abbiamo la possibilità di "sporcarci le mani" in laboratorio e risolvere i problemi che di volta in volta si pongono,
    senza essere costretti a demandare ad altri la soluzione, senza delegare il fornitore;
  • l'insegnante non è costretto ad aggiornare il software, senza alcun beneficio didattico, solo per le logiche di mercato;
  • educa alla cultura sperimentale di laboratorio;
  • abbiamo la libertà di trovarci le nostre soluzioni, funzionali alla didattica.


Conseguenze della libertà culturale:
  • il software libero ha un alto valore formativo perchè permette di appropriarsi dei meccanismi conoscitivi completi del software;
  • rende consapevole lo studente delle procedure che svolge;
    non lo appiattisce su interfacce grafiche;
    non alimenta luoghi comuni, stereotipi, pregiudizi, atteggiamenti fideistici ecc.;
  • educa all'uso di formati non proprietari, presupposto per lo scambio universale di informazioni;
  • l'insegnante può esercitare il suo ruolo solo nella condivisione dei meccanismi conoscitivi;
  • chi nega la condivisione della conoscenza nega la funzione principale di un insegnante;
  • solo nella condivisione delle idee si può esercitare la libertà di scelta;
  • utilizzando il software libero non siamo succubi culturalmente del fornitore.
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Il software libero nella didattica - http://linuxdidattica.org
Copyright © maggio 2002, Antonio Bernardi.
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