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La differenza tra software libero e proprietario:

è tutta nella licenza!

Che cos'è il software libero?
L'autore, attraverso la tutela di licenze d'uso apposite, di cui quella fondamentale
è la GNU General Public License (GPL) elaborata da R. Stallman:
  • condivide la conoscenza (sorgente) con gli altri;
  • usa il software in comune permettendone la modifica (libertà di parola);
  • permette la copia senza limiti (trasmissione della conoscenza)
    libertà di stampa, libertà di riproduzione;
  • non discrimina l'utente su base economica;
"La GPL è fantastica perché permette a chiunque di entrare (e restare) in gioco", L. Torvalds, 2001.
Le licenze d'uso libere trasformano il prodotto software in un "metodo",
in una cultura della collaborazione, dove vengono offerte all'utente (scuola) due libertà:
  • la libertà culturale;
  • la libertà economica.


  • E il software proprietario?
    L'autore, attraverso la tutela di licenze d'uso apposite:
    • non condivide la conoscenza con gli altri (né sorgente, né studio, né modifica - toglie il diritto di parola);
    • discrimina l'utente (docenti, studenti, ecc.) dal punto di vista economico;
    • non permette la copia (neanche dell'eseguibile);
    • Corollario:
      la copia del software con licenza proprietaria è punita perfino con il carcere (legge 248/2000).
  • Le licenze d'uso proprietarie nella scuola alimentano la pirateria del software.
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    "Perché il software libero non è diffuso nella scuola italiana?" - http://linuxdidattica.org
    Copyright © novembre 2005, Antonio Bernardi.
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