Il legame che esiste tra le moto che corrono il mondiale Superbike e quelle che possiamo acquistare dal concessionario mai è stato così stretto come nel caso della Ducati 916-996-998. Salendo su questa moto si entra in un mondo parallelo a quello delle moto "normali". Qui si parla di fascino puro, dovuto certamente alla linea ed alla tecnologia applicata a questa moto, ma anche a tutto ciò che ruota intorno al mondo Ducati ed in particolare a questo modello.
Sono passati parecchi anni dalla sua presentazione ma la 998 ha ancora fascino da vendere. Il tempo è passato, solo per quel che riguarda piccoli particolari, ma nel complesso la linea di questa moto è ancora da considerarsi un capolavoro del design. Le finiture nel complesso sono ottime, andate a vedere la piastra di sterzo, la forcella Showa con steli trattati al TiN, l'impianto frenante Brembo, oppure il sostegno fanale-strumentazione.
Il motore spinge da subito, appagante per chi è abituato ai quattro cilindri che sono forti nell'allungo, e nelle prime tre marce mantenere il contatto tra la ruota anteriore e l'asfalto è assai impegnativo. La spinta è presente a tutti i regimi e l'allungo del pompone è notevole. Insomma il motore è un portento, ma quando arriva il momento di frenare, si scopre che l'impianto Brembo non è da meno. Per gli esibizionisti in cerca di effetti speciali le staccate a ruota alzata non sono un problema, come non lo sono le "penne". L'insieme telaio-sospensioni si comporta in maniera perfetta, soprattutto sui percorsi medio-veloci, dove si noterà la precisione dell'avantreno, e l'appoggio in curva non teme nulla.
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