L'installazione di Squid in un sistema Linux può essere fatta con la consueta procedura che prevede la compilazione dei sorgenti. Dopo aver scaricato il pacchetto dei sorgenti in una directory di servizio sulla quale si hanno i permessi di scrittura si apre una console e si procede alla decompressione dell'archivio. Naturalmente si consiglia di leggere le informazioni allegate sul file di testo INSTALL e nella guida associata al comando configure.
Si tenga presente che la versione a cui si fa riferimento in questa guida è datata, dal momento che nel novembre del 2005 era già disponibile la release 12 della versione stabile (2.5).
Per quanto riguarda le opzioni da associare a configure quella degna di nota è l'eventuale impostazione di un'installazione dipendente dall'architettura. Per maggiore chiarezza, le installazioni dei pacchetti dai sorgenti possono essere fatte su un percorso indipendente o dipendente dall'architettura del sistema usando opportunamente l'opzione --prefix:
A. Installazione indipendente dall'architettura. E' l'opzione predefinita nel caso di Squid: tutti i file vengono installati nella directory /usr/local/squid riproducendo al suo interno l'albero delle directory secondo la consueta architettura UNIX. In altri termini, i file di configurazione saranno installati in /usr/local/squid/etc, l'eseguibile in /usr/local/squid/sbin, eccetera. In questo caso non è necessario specificare il percorso d'installazione perché è impostato come predefinito. Salvo impostazioni personalizzate la preparazione della configurazione d'installazione si avvia con il comando semplice:
B. Installazione dipendente dall'architettura. E' l'opzione prevista dallo standard UNIX: tutti i file vengono installati a partire dalla directory radice ripartendoli nell'albero delle directory di sistema secondo la loro funzione. In altri termini, i file di configurazione saranno installati in /etc, l'eseguibile in /sbin, i log in /var/log, eccetera. In questo caso dovrà essere specificato il percorso d'installazione con l'opzione --prefix:
Personalmente preferisco in genere optare per le installazioni indipendenti dall'architettura in quanto le ritengo più facili da gestire in caso di disinstallazione, perciò da questo punto in poi farò riferimento ad un'installazione indipendente dall'architettura.
I passi successivi consistono nella compilazione dei sorgenti (comando make) e infine, dopo aver assunto i privilegi di amministratore con su, nell'installazione vera e propria:
Nel complesso la compilazione e successiva installazione richiede pochissimi minuti con un processore di almeno 1 Giga.