In che zone si trovano gli squali?

Lo squalo bianco è specie di acque continentali e insulari, praticamente cosmopolita, ma più propria delle acque comprese tra le fasce fredda e caldo-temperata. Sebbene non si avvicini usualmente alla riva, occasionalmente può capitare che lo si possa incontrare in acque molto basse se queste sono poste nelle immediate vicinanze di uno strapiombo che dia su acque più profonde. Le zone in cui è più abbondante sono Sud Africa, Australia, California. Nel Mare Mediterraneo la maggior parte di segnalazioni proviene dalla regione includente Sicilia, Malta e Tunisia, seguono quindi Mare Adriatico, Mare Tirreno, Mar Ligure e Mare Balearico.

Ulteriori informazioni.

Sebbene abbia carni di buona qualità, la sua importanza per la pesca è inevitabilmente minima, trattandosi di specie ovunque poco comune. Lungo le nostre coste capita di tanto in tanto che un esemplare rimanga impigliato nelle reti di qualche tonnara o nei palangari. Così come accade per molte altre specie di squali nel nostro Paese, solitamente è messo in commercio sotto l'improprio nome di palombo (che spetterebbe in realtà agli squali del genere Mustelus). Sebbene lo squalo bianco sia effettivamente la specie di squalo più pericolosa per l'uomo, con numerosi attacchi documentati al suo attivo contro bagnanti, subacquei ed imbarcazioni, non è comunque detto che un incontro con questo pesce debba concludersi con un attacco; ne sono una prova le numerose testimonianze di subacquei e pescatori che hanno incontrato lo squalo bianco senza riportare alcun danno. Gli attacchi attendibili registrati nell'intero Mare Mediterraneo sono 31, con soli 15 di questi che hanno avuto esito fatale per le vittime; se si pensa che sono avvenuti lungo un arco di tempo di due Secoli ci si rende conto che le possibilità di essere attaccati da questo squalo nelle nostre acque sono in realtà bassissime. E' comunque un animale che deve essere sempre trattato con grande cautela e rispetto. Lo squalo bianco è attualmente in pericolo di estinzione. Le cause del declino sono da attribuirsi alla pesca commerciale e sportiva, alla diminuzione delle specie delle quali si nutre, come pure al degrado dell'ambiente marino.

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