Regola per attributi identificatori ed esempi

Questa regola si riferisce esclusivamente agli attributi identificatori.

Importante

Regola 3: ogni attributo identificatore proprio di un'entità diventa la chiave primaria della relazione che ne è stata derivata.

Come ogni altro attributo, anche l'attributo identificatore dell'entità diventa un attributo della relazione. L'attributo identificatore svolge però l'importante funzione di identificare in modo univoco e di rendere accessibile ogni elemento della relazione, cioè ogni riga della tabella, perciò tale attributo della relazione viene chiamato «chiave primaria». Verrà adottata la convenzione di sottolineare i campi chiave primaria. Questa regola si può applicare sia agli attributi identificatori semplici che composti.

Per poter assolvere il suo compito indentificativo, la chiave primaria di una relazione deve assumere valori unici (non può essere ripetuto due volte lo stesso valore) ed obbligatori (non ci può essere un elemento della relazione senza valore di chiave primaria). Siccome ogni entità può avere un solo attributo identificatore, ne segue che ogni relazione può avere una sola chiave primaria.

Esempio 3.3. Derivazione della matricola dell'alunno

Consideriamo il solito esempio dell'entità «alunno» con i suoi 3 attributi; siccome «matricola» è l'attributo a cui va applicata la regola, possiamo dire che non ci possono essere due alunni con la stessa matricola e nemmeno un alunno senza matricola. Vedi Figura Entità con attributo identificatore

La rappresentazione che indica «matricola» come chiave primaria è la seguente:

alunni ( matricola, nome, cognome )

Questa è la tabella corrispondente, riempita con alcuni valori di esempio:

Tabella 3.4. Tabella «alunni» (ripempita)

matricola nome cognome
0102 Mario Rossi
0103 Anna Bianchi
0154 Giulio Bianchi


Esempio 3.4. Derivazione dell'entità classe

Si provi ad applicare le prime tre regole di derivazione all'entità «classe» nel caso in cui si sia aggiunto un codice numerico come attributo identificatore.

Figura 3.2. Entità classe con attributo identificatore semplice

Entità classe con attributo identificatore semplice

Si suggerisce di leggere la soluzione solo dopo aver provato a risolvere l'esercizio (anche parzialmente)

classi ( codice, anno, sezione, indirizzo )

Esempio 3.5. Derivazione di un'attributo identificatore composto

Si provi ad applicare le prime tre regole di derivazione all'entità «classe» nel caso in cui si siano usati i suoi 3 attributi per costituire un'attributo identificatore composto. Vedi Figura L'attributo identificatore composto di classe

Si suggerisce di leggere la soluzione solo dopo aver provato a risolvere l'esercizio (anche parzialmente)

classi ( anno, sezione, indirizzo )

Nota

Nell'ultimo esempio, la linea di sottolineatura non si deve interrompere tra un attributo e l'altro. Questo sta ad indicare che i tre attributi costituiscono, nel loro insieme, un'unica chiave primaria. Per questo motivo non è consentito ripetere due volte la stessa combinazione anno-sezione-indirizzo ed è obbligatorio inserire i valori in ogni campo.